Coppia accusata di aver venduto acqua del rubinetto come “prodotto innovativo” alla più grande centrale elettrica polacca per 5 milioni di euro

I pubblici ministeri hanno incriminato una coppia di coniugi per aver frodato Bełchatów, la più grande centrale elettrica a carbone d'Europa, sottraendole oltre 21 milioni di zloty (5 milioni di euro), fornendole quello che sostenevano essere un prodotto industriale brevettato, ma che in realtà era solo acqua del rubinetto leggermente modificata.

La presunta truffa, protrattasi per anni, ha preso di mira una parte fondamentale delle operazioni dell'impianto, volta a ridurre le emissioni di anidride solforosa attraverso il sistema di desolforazione dei gas di scarico. Belchatów è la centrale elettrica con le emissioni più elevate d'Europa e la Polonia, in generale, ha una delle peggiori condizioni di qualità dell'aria in Europa.

La donna di 45 anni a capo dell'azienda che ha organizzato la presunta truffa e il marito di 55 anni, entrambi cittadini polacchi, sono stati arrestati in Spagna in base a un mandato d'arresto europeo ed estradati in Polonia. Sono stati posti in custodia cautelare per un periodo di tre mesi.

L'accusa sostiene che gli indagati abbiano ingannato la centrale elettrica vendendole quello che, a loro dire, era un "preparato innovativo e brevettato" per limitare la formazione di sedimenti negli assorbitori di zolfo. Tuttavia, il prodotto era normale acqua di rubinetto con aggiunta di cloro e acido fosforico e non aveva alcun effetto significativo.

I due sono stati accusati di aver guidato un gruppo criminale, commesso frode, emissione di fatture fittizie ed evasione fiscale, costando allo Stato otto milioni di zloty (oltre al denaro ottenuto fraudolentemente da Belchatów). Insieme, i reati potrebbero comportare una pena detentiva fino a 25 anni.

L'indagine, condotta dalla procura e dall'Agenzia per la sicurezza interna (ABW) della città di Łódź, ha finora portato all'incriminazione di otto persone, tra cui un dipendente della centrale elettrica accusato di aver accettato una tangente di 20.000 zloty e un viaggio retribuito all'estero.

Uno degli indagati avrebbe anche falsificato i risultati dei test effettuati da un laboratorio indipendente per sostenere le false affermazioni sul prodotto venduto alla centrale elettrica.

"Stiamo pianificando ulteriori accuse in questo caso", ha detto Kopania, aggiungendo che i pubblici ministeri hanno già messo sotto sequestro beni sospetti, tra cui denaro contante e un palazzo storico del valore di 4 milioni di zloty, che ospitava una delle società coinvolte.

Secondo un rapporto del 2023 del think tank sull'energia Ember, che ha analizzato i dati del sistema di scambio di quote di emissione dell'UE, Bełchatów si è classificata come la centrale elettrica con le emissioni più elevate dell'UE ogni anno da quando il sistema è entrato in vigore nel 2005.

Nel 2022 ha rilasciato 35 milioni di tonnellate di anidride carbonica equivalente (Mt CO2e), oltre 10 Mt in più rispetto al secondo maggiore emettitore, la centrale elettrica tedesca di Neurath.

La Polonia si è costantemente classificata tra i paesi con il peggior inquinamento atmosferico dell'UE. Il carbone, utilizzato per la maggior parte della produzione di energia elettrica in Polonia e anche per riscaldare circa un terzo delle case, è la causa principale del problema.

Credito immagine principale: Roman Ranniew/Flickr (con licenza CC BY 2.0 )